BIBLIOTERAPIA - LIBROTERAPIA
APPUNTI PER UN INVITO ALLA LETTURA
PERCHE’ E’ IMPORTANTE LEGGERE?
PER SENTIRE, CAPIRE, CRESCERE.
PER DIVENTARE PERSONE MIGLIORI.
PER DIVENTARE PERSONE PIU’ FELICI.
Leggere cosa?
Tutto può essere funzionale: un romanzo, una poesia, una fiaba, un saggio, ……… .
Non è essenziale che sia un capolavoro, ma deve risultare importante per chi legge.
Che beneficio può dare la lettura?
1- Innanzitutto è una attività/passatempo che non conosce controindicazioni.
2- Permette di apprendere, gustare ed immagazzinare informazioni, concetti, sentimenti.
3- Soddisfa aspettative ludiche, ricreative, distensive.
4- Soddisfa aspettative educative.
5- Favorisce la crescita personale, sia a livello culturale che emotivo e cognitivo.
6- Leggere rende più felici ed aiuta ad affrontare meglio la vita.
7- Offre preziosi strumenti cognitivi per affrontare le difficoltà.
8- Genera curiosità che si esplica nell’uso del tempo libero in modo più ricco, creativo, articolato.
9- Offre maggiore ricchezza di argomentazioni nell’interazione sociale.
Cosa è la Biblioterapia (o Libroterapia)?
Per Biblioterapia si può alludere, in senso lato, ai benefici che i lettori abituali di libri possono trarre dalla lettura, intesa come strumento che può favorire la crescita culturale e personale, attraverso una migliore consapevolezza e conoscenza di sé.
Una attività, per essere considerata come vera forma di Biblioterapia, deve essere pianificata ed avere uno specifico obiettivo da raggiungere.
La Biblioterapia può essere utilizzata, per diverse specifiche finalità, da varie figure professionali, avvalendosi di tutti i tipi di materiali narrativi, sia in situazioni individuali che di gruppo, dove il professionista svolge un ruolo di conduttore-facilitatore.
La Biblioterapia la si può suddividere in due categorie:
1- Biblioterapia dello sviluppo, utilizzata da professionisti come insegnanti, educatori, bibliotecari, operatori sociali, infermieri, counselor. L’attenzione è rivolta alla parte sana della persona, con il fine di attivare risorse inesplorate o inespresse.
2- Biblioterapia clinica, quando è utilizzata da professionisti della salute mentale come psicologi e psicoterapeuti, dove l’attenzione ricade anche sugli aspetti patologici della persona.
E’ spesso attuata come “compito da svolgere a casa”, al fine di rendere la persona maggiormente attiva e coinvolta nella relazione terapeutica e per favorire la rielaborazione di aspetti emotivi emersi durante le sedute. In tal modo si favorisce anche la focalizzazione delle risorse personali, per utilizzarle nell’affrontare gli ostacoli, sia interni che esterni; ciò avviene attraverso l’identificazione nelle vicende delle narrazioni.
Quindi la biblioterapia può essere intesa come un processo psicologico che può attivarsi tutte le volte che, leggendo o ascoltando una narrazione, ci identifichiamo in una situazione o in un personaggio che sentiamo essere molto simile a noi (con orgoglio o con timore), o che ambiremmo essere o diventare come lui.
Ciò permette la rielaborazione dei nostri modelli narrativi interiori (quelli che, a seconda dei diversi approcci teorici, vengono chiamati schemi cognitivi, copioni di vita, modelli relazionali, ecc.) oltre alla possibilità di sperimentare emozioni che andranno ad alimentare quel materiale utile al processo terapeutico.
Ci sono evidenze scientifiche sui benefici effetti della lettura?
Si, la risposta è SI!
1- Ricerca chiamata “La felicità di leggere” (2005) del Centro Studi CESMER dell’Università Statale di Roma Tre. La ricerca scientifica voleva rilevare le eventuali differenze nelle vite dei lettori e dei non lettori, ascrivibili alla propensione o meno alla lettura abituale. A tal fine sono state utilizzate tre scale differenti (scala di Veenhoven, scala di Cantril e scala di Diener e Biswas-Diener); i risultati delle 3 scale concordano nel rilevare che:
- chi legge è più felice rispetto a chi non legge
- chi legge prova una gamma maggiore di sensazioni positive
- chi legge prova una gamma minore di sensazioni negative
- chi legge riesce a contenere meglio la rabbia
- chi legge è più soddisfatto di come trascorre il tempo libero.
[In rete si trovano molti resoconti di questa ricerca che, in totale, è apparsa su oltre 80 testate nazionali e internazionali. Uno molto esaustivo è quello del Corriere della Sera, 21/10/2015, pag.44].
2-Esistono basi biologiche e non solo psicologiche per comprendere l'utilità della lettura.
Le scene descritte in un racconto, ad esempio, vengono rappresentate e percepite nella mente del lettore come se fossero veramente vissute; in diverse aree del cervello si attivano neuroni che inducono la produzione di ormoni ed altre sostanze chimiche; è possibile allora rilevare variazioni del battito cardiaco, del ritmo della respirazione, della sudorazione. E’ stata appurata l’importanza dei neuroni specchio riguardo lo sviluppo dell’empatia.
La lettura può quindi innescare molteplici meccanismi, stimolando aree cognitive e di apprendimento e generando costellazioni di vissuti emotivi che vanno ad integrare ed arricchire l’intima essenza umana e culturale della persona.
Bibliografia :
- BIBLIOTERAPIA – La lettura come benessere, a cura di Barbara Rossi, 2009, Ed. La Meridiana
- BIBLIOTERAPIA – Storia, modello terapeutico, metodi e strumenti, Marco Dalla Valle, 2018, Collana Ebookecm
- LA FELICITA’ DI LEGGERE (Ricerca), 2005, Centro Studi CESMER Università Roma Tre